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Comunicati stampa

Da monumento a Collodi a parco di Pinocchio

Firenze, 18 febbraio 2021 – Cronache di un’esperienza di arte ambientale in Toscana.

Firenze – Collodi, 25 Febbraio, 4 e 11 Marzo 2021

  • 25 Febbraio – in diretta dall’Auditorium Vasari de Le Gallerie degli Uffizi – Firenze
  • 4 Marzo – in diretta da Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, DIDA- Firenze
  • 11 Marzo – in diretta da FNCC – Fondazione Nazionale Carlo Collodi – Collodi PT

Nel 1953, trascorsi settant’anni dalla prima edizione in volume de Le Avventure di Pinocchio – Storia di un burattino di Carlo Lorenzini (per quell’occasione Collodi), Rolando Anzilotti, Sindaco di Pescia, con l’appena costituito Comitato, poi Fondazione, ebbe l’intuizione di dedicare un Monumento al Lorenzini e alla sua celebre creatura. Molti artisti parteciparono e gli illustri membri della giuria (Giovanni Michelucci, Italo Griselli, Rolando Anzilotti, Giacomo Manzù, Franco Gentilini, Enzo Carli) decretarono vincitore il progetto presentato dallo scultore Venturino Venturi con gli architetti Baldi e De Luigi, in ex-aequo con Emilio Greco. Apparve subito straordinario il passaggio che si verificò in sede concorsuale da una prima idea di un omaggio allo scrittore e alla sua creatura alla novità di una piazza, un luogo fisico, uno spazio di vita, poiché quello fu il progetto di Venturi, Baldi e De Luigi.

Una piazza cinta da un muro sagomato con la faccia interna coperta da 900 mq di superficie musiva circondata da un bosco quadrilatero e in stretto dialogo con l’adiacente giardino settecentesco di Villa Garzoni, a cui, secondo il progetto originale, un ponte, raffigurato come una successione di carte da gioco sarebbe stato il trait d’union. A vista il perimetro sagomato del muro era in relazione con le siepi di bosso della tradizione topiaria di Villa Garzoni.

Il centro della piazza prevedeva un Pinocchio alto cinque metri in funzione di meridiana, la cui ombra – a rappresentare la mutevolezza della creatura collodiana, variando di ora in ora e di giorno in giorno – sarebbe diventa uno straordinario segnalibro, in relazione con la storia di Pinocchio narrata sulle pareti a mosaico. La decisione della giuria di assegnare alla squadra di Venturi e dei due architetti la sola esecuzione della piazza, e allo scultore Greco la realizzazione della scultura nell’illusione di compiere così l’opera, impedì di fatto un progetto che avrebbe anticipato, per la geniale intuizione dei suoi immaginifici creatori, temi che sarebbero diventati diversi anni dopo centrali alla riflessione di architetti e paesaggisti, vale a dire la stretta correlazione tra paesaggio, opera costruita e realtà umana.

Uno straordinario successo arrise nondimeno a quanto realizzato, inducendo a programmare un ampliamento del parco monumentale sulle linee del secondo progetto classificato al concorso, quello di Marco Zanuso e Pietro Consagra. Una celebrazione delle avventure di Pinocchio interpretate come percorso narrativo e interattivo di sculture, piccole architetture e arredi evocativi dei luoghi e dei personaggi della novella, dove Pietro Porcinai intervenne a connettere ed incrementare, in successione di itinerari ed episodi ritagliati nelle volumetrie vegetali, le ambientazioni dimensionate sui piccoli visitatori cui era destinata l’opera.

Oggi un Convegno di Studi che coinvolge specialisti di Università italiane e straniere intende riflettere su questa straordinaria intuizione e ambisce a riconsiderarne le sorti future.

Questa occasione di approfondimento e confronto sarà motivo di riflessione sulle dinamiche legate alla tutela, conservazione e futuro dei parchi d’arte, che in Toscana in modo particolare si relazionano a contesti di alta pregnanza storica e, nel caso del Parco di Pinocchio, ad uno dei più fastosi esemplari italiani di giardino settecentesco, quello di Villa Garzoni.

In questo ambito di grande interesse e densità culturale verrà presentata la proposta per un Concorso internazionale in omaggio a Venturino Venturi. L’idea nasce dalla volontà condivisa di riconsiderare l’inserimento di elementi di arte contemporanea in un contesto ormai storicizzato, originatosi a suo tempo da una analoga iniziativa.

Le tre giornate di studio beneficiano del sostegno di CR – Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, FNCC – Fondazione Nazionale Carlo Collodi, in collaborazione con la Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, Le Gallerie degli Uffizi, DIDA-Università degli Studi di Firenze, e prevedono il riconoscimento dei CFP per il patrocinio di FAF-Fondazione Architetti Firenze in coordinamento con Federazione Regionale Toscana Ordini Dottori Agronomi e Dottori Forestali e OAP-Ordine Architetti Pistoia. Il Convegno beneficia del patrocinio di Regione Toscana, e della Città di Pescia, con la partecipazione di Fondazione Michelucci, Associazione Pietro Porcinai ONLUS-APS, Archivio Venturino Venturi.

Le giornate sono state progettate ed organizzate da Lucia Fiaschi (Museo e Archivio Venturino Venturi, LABA Firenze), Claudia Maria Bucelli (NY University Firenze, Associazione Pietro Porcinai ONLUS-APS) e l’architetto e paesaggista Silvia Mantovani.