Inventariazione e catalogazione

Qualsiasi azione di conservazione e di controllo del patrimonio culturale non può prescindere dalla conoscenza dei beni che lo compongono, ed è per questo che le attività di inventariazione e catalogazione assumono una importante rilevanza, come stabilito dall’art. 17 del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

L’attività di catalogazione è coordinata e diretta dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero della Cultura, con sede a Roma. All’ICCD spetta il compito di definire gli standard catalografici e normativi validi su tutto il territorio nazionale e distinti per tipologia di bene. I dati raccolti dall’ICCD entrano a far parte del Catalogo generale dei beni culturali

La Soprintendenza ha il compito di programmare e coordinare le campagne di catalogazione dei beni presenti nel territorio delle province di Firenze, Pistoia e Prato, seguendo le linee programmatiche dettate dall’ICCD. Altra fondamentale funzione della Soprintendenza è la gestione a livello periferico delle schede catalografiche già prodotte, relative al patrimonio culturale delle tre province di Firenze, Pistoia e Prato. Tale attività consiste nella digitalizzazione con aggiornamento dei dati, delle schede cartacee conservate nelle diverse sedi, e nella periodica revisione delle schede già riversate in SIGECweb.

Per effetto delle recenti riforme del Ministero, l’Ufficio Catalogo della Soprintendenza ha raccolto progressivamente le competenze un tempo spettanti agli uffici inventario e catalogo dei diversi istituti periferici del MiBACT, ovvero l’ex Soprintendenza Archeologia della Toscana, l’ex Soprintendenza Speciale per il Polo Museale e per la città di Firenze, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle province di Firenze, Pistoia e Prato.

Beni artistici e storici

Le schede OA (opera e oggetto d’arte) sono le schede relative ai beni mobili di interesse storico-artistico. Le schede cartacee sono consultabili presso l’Ufficio Catalogo delle Gallerie degli Uffizi. Qui sono raccolte circa 160.000 schede con la relativa documentazione fotografica, frutto delle campagne catalografiche che si sono susseguite nel territorio fiorentino in maniera sistematica a partire dai primi anni Settanta. Inoltre l’Ufficio conserva la documentazione delle più antiche catalogazioni effettuate dai “pionieri” fiorentini in questo campo (Carocci, Pini, Rondoni).

La consultazione online delle schede relative a beni presenti nel territorio si effettua in remoto attraverso la piattaforma SIGECweb, previo accreditamento presso l’ICCD. Inoltre, è possibile accedere ad un cospicuo numero di schede di beni mobili presenti nel territorio anche attraverso la sezione catalogo degli Archivi digitali delle Gallerie degli Uffizi, una piattaforma agile e di facile consultazione che comprende sia il patrimonio conservato nei musei statali fiorentini sia l’immensa mole di dati relativi al patrimonio culturale del nostro territorio. È importante evidenziare che tale piattaforma non consente la consultazione completa dei dati relativi ai beni mobili presenti in strutture non adeguatamente sorvegliabili, in ragione del grave rischio che potrebbe derivare dall’esposizione pubblica di tali notizie (si pensi, ad esempio, ai beni conservati presso le chiese). Per questo motivo la consultazione delle schede integrali dei beni mobili del territorio è consentita solo presso l’Ufficio catalogo delle Gallerie degli Uffizi

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Beni immobili

Le schede di catalogo dei beni immobili tutelati presenti nel territorio di Firenze, Pistoia e Prato, sia di proprietà pubblica che privata, sono conservate presso l’Ufficio catalogo della Soprintendenza, a Palazzo Pitti. Prodotte nell’ambito delle campagne catalografiche svolte negli anni dalla Soprintendenza, tali schede si diversificano tra loro per il livello di ricerca effettuato (Inventario, Precatalogo, Catalogo) e la tipologia dei beni rappresentati. Nello specifico, le schede cartacee possedute ammontano in totale a 9.925, ivi compresi gli allegati grafici e fotografici, di cui: 2.553 schede A (Architettura), relative a categorie architettoniche quali chiese, palazzi, ville, torri, etc.; 7.236 schede OA (Opere e oggetti d’arte), riguardanti i singoli beni immobili storico artistici (ad es., le pitture e decorazioni murali) contenuti negli edifici sopra indicati; 60 schede PG (Parchi e giardini), di interesse storico, artistico e monumentale; 75 schede SU (Settori urbani); 1 scheda TP (Toponimi), concernente il settore extraurbano (dati aggiornati a ottobre 2021).

È possibile accedere all’Ufficio per consultare e/o riprodurre le schede di catalogo formulando una richiesta preliminare al Soprintendente, secondo il modello scaricabile nella sezione della Modulistica. Si informano gli utenti che alcune schede sono consultabili anche online sul sito del Catalogo Generale oppure, se accreditati, nel sistema SIGECweb. Per gli immobili di proprietà privata, i dati pubblicati in rete presentano dei limiti di visibilità in modo da garantire la tutela della riservatezza.

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Beni archeologici

Le attività di inventariazione dei beni archeologici di proprietà statale nel territorio di Firenze, Pistoia e Prato sono programmate annualmente e gestite dall’Ufficio, nel sistema SIGECweb attraverso il modulo MINP (modulo di inventariazione patrimoniale), utilizzando il sistema ternario-quaternario (per oggetti singoli e lotti di materiali) introdotto nel 2018 dal MiBACT.

Gli inventari precedenti, insieme a tutti gli archivi della Soprintendenza Archeologia della Toscana, ormai chiusi e storicizzati, per effetto della riorganizzazione del Ministero sono rimasti sotto la competenza della Direzione regionale per i musei della Toscana, e sono conservati presso il Museo archeologico nazionale di Firenze.

Per quanto concerne la catalogazione, le campagne curate a partire dagli anni Settanta del Novecento dalla Soprintendenza archeologica della Toscana (poi Soprintendenza archeologia della Toscana) hanno interessato principalmente i beni mobili conservati nelle collezioni dei musei, sia statali che civici, della regione, e solo in via straordinaria i beni mobili di proprietà privata e i beni immobili.

Le schede cartacee, relative a beni presenti in tutto il territorio della regione, non sempre complete e solo in minima parte disponibili in formato digitale nel sistema SIGECweb, sono circa 85.850, e comprendono RA (reperti archeologici), NU (reperti numismatici), AT (reperti antropologici), MA (monumenti archeologici), CA (complessi archeologici), SAS (saggi stratigrafici) e US (unità stratigrafiche). È in corso una ricognizione del materiale, finalizzata a verificare la consistenza delle schede relative a beni posti sotto la tutela della SABAP di Firenze, Pistoia e Prato.

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L’inventariazione e la catalogazione dei beni culturali sono due operazioni distinte ma complementari che rappresentano la premessa fondamentale per tutte le attività di tutela del patrimonio conservato negli istituti culturali pubblici e privati nel territorio della Soprintendenza.