L’inestimabile patrimonio artistico, culturale, demo-etnoantropologico e paesaggistico della Toscana e in particolare di Firenze attira da lungo tempo l’ammirazione e l’attenzione di persone, istituzioni e società da tutto il mondo. Qui hanno sede alcuni dei più prestigiosi enti universitari americani ed internazionali e la comunità di stranieri residenti è ampia e variegata. Tra i visitatori non sono pochi quelli che rimangono colpiti a tal punto da decidere di insediarsi in un bel palazzo rinascimentale o di investire in una fattoria del Chianti; taluni preferiscono acquistare un quadro o una statua antica; quasi tutti portano a casa fotografie e oggetti di merchandising acquistati nei negozi e nelle bancarelle cittadine.
Tutte queste attività, di regola, si svolgono nella completa inconsapevolezza delle normative nazionali, regionali e locali che, in modo non scontato per il visitatore straniero, stabiliscono regole peculiari di conservazione, valorizzazione e circolazione del bene culturale (termine, quest’ultimo, che già mal si traduce in lingua straniera) e del paesaggio. La ragione di tale inconsapevolezza generalizzata risiede, tra l’altro, nell’assenza di un’opera che divulghi al mondo, nella‘ lingua franca’ inglese, le scelte di fondo e le norme di dettaglio che l’Italia, da vera pioniera, si è data per assicurare la duplice esigenza di accessibilità e tutela del suo vasto ed articolato patrimonio culturale.
È con l’obiettivo di contribuire a colmare questa lacuna che il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato, hanno ideato e organizzato un importante convegno internazionale dal titolo “The Italian Law of Cultural Heritage: A Dialogue with the United States”, che si svolgerà in lingua inglese a Firenze il 17 e 18 giugno, presso la storica sede universitaria di Villa Ruspoli.
L’iniziativa sarà incentrata sui temi cardine in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali nell’ordinamento italiano alla luce del contesto globale. L’approccio comparatistico che sarà adottato, con particolare attenzione per gli Stati Uniti, da sempre pubblico privilegiato e benefattore primario, assicurerà un confronto costruttivo anche con le esperienze di altri paesi e fornirà gli strumenti adeguati a rendere più comprensibili i concetti italiani per l’interlocutore straniero.
I numerosi ospiti – tra i più illustri esperti del campo – saranno, dunque, chiamati ad affrontare i temi di fondo relativi alla dimensione costituzionale del diritto alla cultura, con la necessità di fissare un difficile e mobile equilibrio tra dimensione inclusiva (il patrimonio come bene comune) ed esclusiva (valorizzazione commerciale) dei beni culturali. Da un lato, infatti, il bene culturale deve essere messo a disposizione del più ampio pubblico possibile; dall’altro, non si può negare che – seguendo una rotta segnata dall’Unione Europea e marcata dal già citato Codice dei beni culturali – il patrimonio culturale e paesaggistico italiano rappresenti anche una preziosa risorsa in termini economici, che merita di essere tutelata e valorizzata anche per le importanti ricadute in termini di crescita economica e occupazionale locali.
Altro aspetto attuale e centrale nel dibattito attiene al rapporto tra bene culturale e digitalizzazione, in una duplice veste: da un lato, la tecnologia consente lo sviluppo di nuove forme d’arte interamente digitali come i NFT (Non Fungible Tokens), tema che vede Stati Uniti ed Inghilterra alla frontiera non solo del dibattito giuridico, ma anche della produzione di queste nuove forme d’arte; dall’altro, la digitalizzazione rappresenta uno strumento per la conservazione del patrimonio artistico ed è la via per consentire una sua valorizzazione sempre più ampia ed efficace, sia in termini di accessibilità, sia in termini economici, aprendo alla possibilità di uno sfruttamento commerciale (anche derivativo) del bene culturale digitalizzato.
Infine, la tutela del bene culturale e del paesaggio ha connaturato in sé l’aspetto della sostenibilità. Si pensi, ad esempio, al contrasto tra la volontà di aggiornare, utilizzare ed innovare il patrimonio immobiliare, con l’esigenza di conservarne intatto il valore storico e culturale per le generazioni future.
Il comitato scientifico-organizzativo del convegno, presieduto dal Soprintendente Andrea Pessina e dalla Professoressa Alessandra De Luca e composto da Jennifer Celani, Giacomo Pailli e Lucrezia Palandri, ha scelto, inoltre, di arricchire il convegno prevedendo numerose attività collaterali, che comprendono la visita ad alcune tra le più importanti istituzioni museali fiorentine e una giornata nella città di Pistoia per valorizzare le straordinarie risorse del nostro territorio.
Il prestigioso evento si inserisce in un progetto più ampio e di lungo periodo che si propone di continuare a fare ricerca e organizzare iniziative in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali. Infatti, già si coordina strettamente con la Summer School “Italian Hours and American Days of Cultural Heritage: Understanding and Managing Cultural Heritage across the Atlantic”, in programma tra il 6 e il 9 giugno presso l’IMT di Lucca organizzata dalla Prof.ssa Felicia Caponigri (Notre Dame University) e dalla Dott.ssa Anna Pirri Valentini (LUISS), i cui studenti saranno tra i partecipanti al convegno.
I lavori del convegno confluiranno in una pubblicazione in lingua inglese che vedrà la luce entro la fine del 2022. Con tale impegno editoriale si andrà a colmare – per la prima volta – un’importante lacuna nella letteratura giuridica internazionale e comparata in lingua inglese, fornendo a tutti i potenziali interessati uno strumento organico per conoscere le particolarità della tutela dei beni culturali in Italia ed in Toscana
L’iniziativa rientra tra quelle del Progetto d’Eccellenza del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze, gode del sostegno di numerosi partner, tra cui i Friends of Florence, la Notre Dame University, Ferragamo, Alta Toscana Innova, MPM Avvocati, Generali Assicurazioni Agenzia di Firenze Rifredi, e del patrocinio di Comune di Firenze, SIRD-Società Italiana per la Ricerca nel Diritto Comparato, ELI-European Law Institute. Per il progetto grafico si ringrazia il REI Design Lab del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
La partecipazione al convegno è libera e gratuita. Si richiede la registrazione inviando una mail a culturalheritageflorence2022@gmail.com
Per maggiori informazioni si rimanda al sito https://www.culturalheritageflorence2022.com