Firenze, Borgo Pinti, 58.
Ogni sabato mattina dal 15 marzo al 12 aprile su prenotazione

Un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di arte, storia e cultura. Ogni sabato, dal 15 marzo al 12 aprile, la Cappella del Giglio della Chiesa di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, aprirà eccezionalmente le sue porte durante i lavori di restauro in corso, consentendo ai visitatori di accedere al cantiere ed esplorare così la cappella da una prospettiva inedita.
Gli interventi in corso, condotti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato con finanziamenti ministeriali, riguardano il restauro degli affreschi e degli ornamenti che rivestono l’intera cappella. I visitatori saranno accompagnati dai restauratori che illustreranno l’intervento direttamente dai ponteggi.
La Cappella de’ Pazzi si trova a destra dell’ingresso su Borgo Pinti e fa parte dello straordinario complesso di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, realizzato con quadriportico antistante la chiesa, ex convento e chiesa, da Giuliano Sangallo negli ultimi decenni del Quattrocento.
Santa Maria Maddalena de’ Pazzi presenta una stratificazione storica nel suo patrimonio artistico che, a partire dalle soppressioni e razzie napoleoniche nel Settecento seguite dalle esportazioni illegali nel Novecento, fu disperso nel mondo. Tuttavia, molto è rimasto ancora.
Il complesso – oggi chiuso per importanti interventi strutturali – è nato nel 1250 come piccolo oratorio femminile dedicato al culto di Maria Maddalena Penitente, vide un grande rinnovamento grazie ai monaci cistercensi stabilitisi qui nel 1442 per volontà di papa Eugenio IV.
A partire dal 1628, con lo scambio fra monasteri, entrarono le monache carmelitane di San Frediano al posto dei cistercensi. Quando abbandonarono il complesso per l’ultima volta nel 1928, le monache carmelitane portarono il corpo di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi (canonizzata nel 1669) nell’attuale monastero di Careggi, dove la si può ammirare nella monumentale urna realizzata da Giovan Battista Foggini nel 1720, un tempo esposto nel coro dietro l’altare maggiore.
Si inserisce in questo contesto la Cappella Del Giglio che oggi presenta l’aspetto decorativo voluto dall’ultima famiglia patronale, i Neri, con i cicli affrescati da Bernardo Barbatelli detto Bernardino Poccetti a partire dal 1598. Raffigurano l’Incoronazione di Maria, storie di San Bernardo Chiaravalle – fondatore dell’ordine cistercense – e di Filippo Neri, ancora prima della sua santificazione nel 1622. La pala d’altare con i santi Achilleo e Nereo – con altre loro immagini nelle pareti della scarsella – è del Passignano e sostituiva l’opera di Cosimo Rosselli spostata in chiesa. Sulle pareti dell’ambiente maggiore della cappella sono invece affrescati episodi della vita di san Bernardo sulla parete est e di Filippo Neri sulla parete ovest. Nel registro superiore figure di profeti affiancano la finestra centrale, mentre sulla parete nord, priva della finestra, i profeti sono posti ad affiancare una personificazione della Carità, la quale, insieme ad altre personificazioni di virtù affrescate nei pennacchi della volta, dev’essere considerata in riferimento alla Vergine. La cupola, infatti, è occupata dall’Incoronazione di Maria tra santi, e nei pennacchi sono le personificazioni dell’Innocenza, della Castità, della Purità e della Verginità. Tutti gli affreschi si dispongono entro riquadri architettonici dipinti, illusionisticamente poggianti su un basamento parimenti dipinto con finte specchiature policrome decorate con motivi antichizzanti.
Il restauro di questo gioiello interamente dipinto e incastonato nel complesso di Borgo Pinti è stato interamente finanziato dal Ministero della Cultura e sarà presto oggetto di una pubblicazione con approfondimenti storici e iconografici.
Modalità di prenotazione
Le visite sono gratuite, ma è obbligatoria la prenotazione. Ogni turno prevede la partecipazione di un massimo di 15 persone.
Per prenotare occorre invia una mail a restaurocappelladelgiglio@gmail.com, avendo cura di indicare giorno e orario scelti, numero di partecipanti e un contatto per eventuali comunicazioni.
Luogo: Borgo Pinti, 58, ingresso alla chiesa di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi (la Cappella Del Giglio si trova, entrando, sulla destra del grande chiostro)
Quando: ogni sabato dal 15 marzo al 12 aprile.
Turni: alle 10:00, 11:00 e 12:00
Per l’accesso al cantiere è necessario indossare scarpe basse e comode.