Il Centro di Restauro Archeologico della Toscana nacque nel 1966, come risposta della Soprintendenza alle emergenze di salvaguardia e recupero dei beni pesantemente danneggiati dall’alluvione del fiume Arno a Firenze. Quest’ultima aveva colpito in particolare le collezioni del Museo Topografico dell’Etruria, collocato al piano terreno del Museo Archeologico Nazionale, rendendo necessaria la creazione di una struttura capace di porre in atto tutti i necessari interventi di restauro archeologico.

Il Centro fu inaugurato, nel 1966, nello stesso edificio del Museo Archeologico Nazionale, in Piazza SS. Annunziata a Firenze. Nel 1974 fu spostato in nuovi locali in via del Palazzo Bruciato, poi nel 1992 in via Manni e infine nell’ultima sede di Largo del Boschetto.
In tutto questo periodo, il Centro ha maturato una grande esperienza, intervenendo non solo su beni e opere del territorio toscano, ma anche in contesti diversi, in Italia e all’estero, divenendo un centro di eccellenza per il restauro archeologico. A partire dagli inizi del nuovo secolo ha visto diminuire progressivamente il proprio personale, fino alla sua completa dismissione nel 2019. Il suo archivio, assegnato alla Soprintendenza ABAP di Firenze, si trova oggi nei locali del Mulino di Gonfienti a Prato, dove è iniziato il suo riordino e catalogazione. Infatti, benché il Centro fosse dotato di un proprio sistema di inventariazione, è molta la documentazione d’archivio ancora priva di catalogazione e inventario, requisiti necessari per permettere una corretta ricerca e fruizione dei dati.
A oggi, il lavoro di riordino ha permesso di raccogliere c. 11.000 negativi analogici (conservati sia come film che come stampe b/n, incollate su cartoni), c. 21.000 diapositive (di cui solo c. 2000 già digitalizzate), c. 50.000 immagini digitali, c. 3300 radiografie (di cui solo minima parte digitalizzata), c. 600 video e un numero ancora non quantificato di schede di restauro (cui corrisponde comunque un elenco che conta c. 4900 schede).
Il lavoro di catalogazione e inventariazione è in corso, con il primo obiettivo di effettuare una ricognizione completa di tutti i progetti di restauro realizzati dal Centro, in modo da fornire un elenco preciso dei diversi interventi e della documentazione relativa disponibile.
E’ possibile contattare il personale per richiedere informazioni, verifiche ed eventuali copie della documentazione già catalogata e digitalizzata (mailto: sabap-fi@cultura.gov.it).
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